La Tiroide

La tiroide è una ghiandola endocrina (cioè a secrezione interna) posta nella parte anteriore del collo, a forma di farfalla con due lobi collegati da un sottile istmo. Posteriormente alla tiroide sono situate quattro piccole ghiandole, le paratiroidi, ognuna delle dimensioni di un chicco di riso. Raramente le paratiroidi possono essere alloggiate dentro la parte posteriore della tiroide (0,5% dei casi). Esse sono importanti perché regolano i livelli di calcio nel sangue.

La tiroide è  un organo piuttosto piccolo, ma è comunque importante perché regola lo sviluppo, i processi metabolici ed il consumo di energia dell’intero organismo attraverso la produzione di due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).

Gli ormoni tiroidei T4 e la T3 circolano nel sangue legati a proteine di trasporto e solo la minima parte di essi che rimane libera (chiamati FT3 e FT4) svolge l’attività ormonale. Il TSH invece è  un ormone prodotto dalla ipofisi (una piccola ma importante ghiandola posta alla base del cranio) che ha il compito di regolare accuratamente il livello di funzione della tiroide.

Le cellule tiroidee sono disposte in follicoli all’interno dei quali troviamo la colloide costituita dalla tireoglobulina che è il “magazzino” degli ormoni tiroidei.

Gli ormoni tiroidei contengono iodio e dunque un corretto apporto di iodio è indispensabile per una normale funzione tiroidea. Una carenza alimentare di iodio può comportare conseguenze sfavorevoli sullo sviluppo (sia durante la vita fetale che durante l’infanzia e l’adolescenza) e provocare un aumento delle dimensioni della ghiandola tiroidea nell’adulto (gozzo). La dose giornaliera di iodio consigliata è di 150 microgrammi nei soggetti sani e di 250 microgrammi per le donne in gravidanza. Si può integrare la dose assunta con gli alimenti usando del sale con aggiunta di iodio. L’aggiunta di iodio è controindicata in caso di ipertiroidismo,  prima di un esame scintigrafico e prima della terapia con radioiodio (vedi opuscolo sulla terapia radiometabolica).

Una disfunzione tiroidea  ha delle ripercussioni su tutto il corpo: sul sistema nervoso centrale, sul cuore e sulla pressione arteriosa, sul sistema digestivo, sul trofismo muscolare, sulla cute e annessi cutanei, sull’osso e sullo sviluppo e la crescita durante l’età evolutiva.

In caso di ipotiroidismo (FT3 e FT4 bassi con TSH elevato: vedi capitolo esami diagnostici) vi è un rallentamento di tutte le funzioni: i sintomi più evidenti e frequenti sono stanchezza, senso di freddo anomalo, aumento ponderale, sonnolenza, stipsi, secchezza della pelle, voce rauca, pallore, fragilità delle unghie e dei capelli. Nel bambino vi è anche l’arresto della crescita. L’ ipertiroidismo (FT3 e FT4 elevati con TSH basso) si manifesta con tachicardia, insonnia, tremori,  calo ponderale, sudorazione, stanchezza e dolori muscolari.

Oltre alla funzione tiroidea è necessario valutare la morfologia tiroidea e cioè vedere se c’è un aumento delle dimensioni della ghiandola oppure una disomogeneità diffusa della struttura ed infine la presenza o meno di noduli. Questo è possibile richiedendo uno studio ecografico della tiroide.

La presenza di uno o più noduli tiroidei non comporta per forza un’alterazione della funzione tiroidea. Cioè si possono avere dei noduli in presenza di uno stato di “eutiroidismo” ossia di normale funzionamento della tiroide.